Dal settimanale "Il Sabato", alcuni articoli del biennio 1981-1983

 

 

Una lettera da Mostar


Il vescovo: «Niente più fantasie»

 

Stimata redazione de «Il Sabato». Sono il vescovo di Mostar (Herzegovina, Jugoslavia), e nella mia diocesi è Medjugorje. Dato che «Il Sabato» ha già alcune volte scritto sulle presenti apparizioni a Medjugorje, vorrei che i lettori sapessero la situazione attuale. Già dal dicembre 1981 la presunta Madonna parla contro il vescovo («… il più colpevole di questi disordini è il vescovo Zanic… Ciò che il vescovo fa non è secondo la volontà di Dio... Il vescovo non agisce secondo la grazia di Dio»), parla anche contro il governo della provincia dei frati minori dell'Herzegovina, e invece difende i due frati espulsi dall'ordine, sciolti dai voti e sospesi a divinis dal loro ministro generale («… non sono colpevoli, rimangano al loro posto... siano tranquilli e coraggiosi… possono celebrare la santa messa»).
Per caso io sono riuscito ad avere alcuni estratti del diario della « veggente » principale. Ho chiesto tre volte di portarmi questo diario e la «Cronaca» della parrocchia, ma non me li danno. Questa disubbidienza al vescovo da parte dei frati a Medjugorje e della «veggente» principale è molto significativa.
Ho letto tante cose false su Medjugorje, un periodico assume dall'altro e anche aumenta le falsità, e così si crea un'atmosfera meno corretta. I giornalisti cattolici arrivano nella mia diocesi, scavalcano il vescovo e scrivono in lingua estera anche le stupidaggini. I frati nascondono le «rivelazioni» (le pubblicano all'estero!), creano artificiosamente nel mondo la fiducia nelle «apparizioni» ed io devo dare giudizio sulla loro autenticità. Com'è possibile questo? La gente pia e devota crede e prega, ma questa è un'altra cosa, non la prova dell'autenticità delle apparizioni. Grazie.
Pavao Zanic vescovo dì Mostar