Alfa Centauri


E' la stella più vicina al Sole e gli assomiglia straordinariamente.
Rigel Kenraurus è la stella più luminosa della costellazione del Centauro: per questo è più nota come alfa del Centauro o alfa Centauri. E una stella ben visibile ad occhio nudo per chi osservi dall'emisfero australe, essendo una delle più brillanti del cielo: la terza per la precisione, dopo Sirio, la gemma che risplende nelle nostre notti invernali, e Canopo, la stella più brillante della costellazione della Carena.
Nel 1840, da misure effettuate al Capo di Buona Speranza, si scoprì che il valore della parallasse annua di alfa del Centauro era di ben 3",75, ovvero che la distanza di questa stella da noi era di appena 4,35 anni luce. Si trattava della stella più vicina che allora si conoscesse! Non sorprende quindi che appaia tanto brillante. Alfa Centauri appare estremamente simile al Sole per massa, diametro e temperatura; si tratta di comuni stelle nane giallo-arancioni appartenenti alla sequenza principale.

Le due alfa Centauri

Nel 1689 si scoprì che alfa Centauri era formata da due stelle molto vicine fra loro e, negli anni successivi, ci si rese conto che le due compagne ruotavano periodicamente l'una attorno all'altra, essendo fra loro legate dalla mutua attrazione gravitazionale.
Le osservazioni condotte fino ad oggi hanno permesso di migliorare sempre più le nostre conoscenze sui due membri del sistema: l'una è una stella di magnitudine visuale apparente -0,04 e di tipo spettrale G, cioè gialla come il nostro Sole, e l'altra è una stella tre volte più debole (di magnitudine visuale apparente 1,17) e di tipo spettrale K (appena più fredda), che ruotano una attorno all'altra in circa 80 anni. Durante lo svolgimento di un'orbita, le due stelle vengono a trovarsi vicine fino ad 11 unità astronomiche (l'unità astronomica, è U.A., la distanza media Terra-Sole), per allontanarsi poi fino a 35 U.A.
Le masse delle due componenti sono rispettivamente 1,10 e 0,85 volte quella del Sole, i raggi 1,07 e 1,22 quello solare ed infine le luminosità 1,5 e 0,4 quella solare. L'astro più massiccio è dunque molto simile al nostro Sole; l'altro è un po' più grande, nonostante la massa minore, un po' meno luminoso e di un colore arancio appena più scuro, come indicato dal tipo spettrale. Dall'epoca della scoperta della duplicità, gli studi sul sistema di alfa Centauri si moliplicarono.

Proxima del Centauro

Nel 1915, una debole stellina invisibile ad occhio nudo, distante sulla sfera celeste circa 2 gradi da alfa Centauri, sembrò strapparle la palma della stella più vicina al Sole. In quell'anno, infatti, una serie di misure della parallasse diede un valore di circa 0",89, corrispondente a 3,66 anni luce: un nuovo record. Proprio per questo la stella fu battezzata Proxima Centauri. Successive misure più precise hanno corretto il valore a 4,28 anni luce.
Essendo vicina in cielo alla coppia di alfa Cemauri ed essendo praticamente alla stessa distanza, Proxima potrebbe essere il terzo componente del sistema? Un semplice calcolo statistico lascerebbe pensare di sì. Poiché la distanza media di due stelle (non legate gravitazionalmente) nei dintorni del Sole è di circa 490.000 U.A. e quella invece che separa Proxima da alfa Centauri è soltanto 13.300 U.A., sembrerebbe altamente improbabile che le due stelle si trovino così vicine per puro caso. Curiosamente, se Proxima è il terzo componente del sistema di alfa Centauri, allora, ruotando in un'orbita completa, Proxima ed alfa Centauri si alternerebbero, ora l'una ora l'altra, nel ruolo di "stella più vicina al Sole"!

Proxima è giovane

Esistono argomenti di altra natura, però, che fanno pensare che Proxima Centauri possa essere una stella indipendente. Infatti se fosse un membro del sistema di alfa Centauri, dovrebbe essere nata alla stessa epoca e mostrare quindi la stessa età. È infatti ragionevole ritenere che le stelle di un sistema binario o multiplo si siano formate dentro la stessa nube molecolare. Invece, una delle caratteristiche più importanti di Proxima è quella di essere una stella a flare ("brillamento" in inglese), ossia di mostrare di quando in quando improvvisi aumenti di luce, dei guizzi verso l'alto di breve durata molto intensi soprattutto nell'ultravioletto.
Dalle moderne teorie dell'evoluzione stellare sappiamo che tali stelle sono nelle prime fasi della loro vita: per le stelle a flare nei dintorni del Sole l'età non dovrebbe superare i 400 milioni di anni. Alcune stime dell'età di alfa Centauri danno invece il valore di circa tre miliardi di anni. Se così fosse, saremmo allora costretti a ritenere Proxima Centauri stabilmente la stella a noi più vicina, che solo il caso ha voluto collocare nei pressi della sua più famosa e rilucente compagna.

 

(notizie varie, trovate in rete)