Don Gabriele Amorth, il noto esorcista di Roma, intervistato da "Medjugorje-Torino" ha risposto così a proposito del rapporto fra Fatima e Medjugorje e in particolare sul famoso terzo segreto. (dal numero 99, maggio-giugno 2001) (...)
Domanda - Lei ha
più volte affermato di vedere in Medjugorje una
continuazione di Fatima. Come spiega questo rapporto?
Risposta - A mio parere
il rapporto e strettissimo. Le apparizioni di Fatima costituiscono
il grande messaggio della Madonna per il nostro secolo. Alla fine
della prima guerra mondiale, afferma che, se non si fosse seguito
quanto la Vergine ha raccomandato, sotto il pontificato di Pio XI
sarebbe incominciata una guerra peggiore. E c'è stata. Poi
ha proseguito chiedendo la consacrazione della Russia al suo Cuore
Immacolato, se no... E' stata forse fatta nel 1984: tardi, quando
già la Russia aveva sparso nel mondo i suoi errori. Poi
c'è stata la profezia del terzo segreto. Non mi ci fermo,
ma dico solo che non si è ancora realizzato: non c'è
nessun segno di conversione della Russia, nessun segno di sicura
pace, nessun segno del trionfo finale del Cuore Immacolato di
Maria.
In questi anni, specie prima dei viaggi a Fatima di questo
Pontefice, il messaggio di Fatima era stato quasi accantonato; i
richiami della Madonna erano rimasti disattesi; intanto la
situazione generale del mondo si aggravava, con una continua
crescita del male: calo di fede, aborto, divorzio, pornografia
imperante, corsa alle vane forme di occultismo, soprattutto magia,
spiritismo, sette sataniche. Era indispensabile una nuova spinta.
Questa e venuta da Medjugorje, e poi dalle altre apparizioni
mariane in tutto il mondo.
Ma Medjugorje è l'apparizione-pilota. Il messaggio punta, come a Fatima, sul ritorno alla vita cristiana, alla preghiera, al sacrificio (ci sono tante forme di digiuno!). Punta decisamente, come a Fatima, sulla pace e, come a Fatima, contiene pericoli di guerra. Credo che con Medjugorje il messaggio di Fatima abbia ripreso vigore e non c'è dubbio che i pellegrinaggi a Medjugorje integrano i pellegrinaggi a Fatima, e hanno gli stessi scopi...
Il messaggio di Medjugorje
del 25.8.1991 che si riferisce esplicitamente a Fatima
"Cari figli anche oggi vi invito
alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha
cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera
bloccare i piani della pace e della gioia e farvi pensare che mio
Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito,
cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi
invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il
vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare
attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito,
cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la
serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e
presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto
quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per
aver risposto alla mia chiamata."
Testo ufficiale del terzo
segreto tratto dal sito del Vaticano
«
J.M.J. La terza parte
del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di
Iria-Fatima. Scrivo in atto
di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua
Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia
Santissima Madre. Dopo le due
parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di
Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada
di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che
sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al
contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano
destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano
destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E
vedemmo in una luce immensa che è Dio: (qualcosa di simile
a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano
davanti) un Vescovo vestito di Bianco abbiamo avuto il
presentimento che fosse il Santo Padre. Vari altri Vescovi,
Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in
cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se
fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di
arrivarvi, attraversò una grande città mezza in
rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e
di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo
cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai
piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che
gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso
modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti,
religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di
varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano
due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei
quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le
anime che si avvicinavano a Dio. Tuy-3-1-1944
».