La fotografia risale al 1983, fu subito distribuita e se
ne poterono trovare copie con relativa facilità.
E' un volto di grande bellezza, anche sul piano puramente umano,
con una intensità di sguardo introvabile su questa Terra. Per fare un falso si dovrebbe reperire un attore o un tale con quelle
fattezze e personalità, che
si presti ad una foto burla. Sembra improbabile. Eventualmente potrebbe essere la foto di un disegno.
Successivamente è circolata una testimonianza scritta, vedi sotto, del sacerdote
di Pesaro don Vittorio Guidotti che era presente al fatto e lo ha descritto.
Dopo gli eventi del 1983, per il pittore Pino Casagrande
iniziò una lunga e contrastata storia "carismatica". Inoltre questa
ed altre immagini, anche di Maria SS, gli sarebbero state donate ancora molte altre
volte in analoghe circostanze. Le "Edizioni Segno" hanno pubblicato un libro su Casagrande e la sua vicenda.
Sono seguite però aspre critiche e accuse di ciarlataneria. Tutto è possibile, "chi è
in piedi, cerchi di non cadere". Gli uomini possono
anche usare male i doni ricevuti. Ciò non toglie che l'episodio iniziale
possa essere autentico. Il sacerdote che ha testimoniato era di grande serietà e prudenza.
(per ingrandire cliccare sulla foto)
Estratto dal periodico: "Amici del Getsemani"
Gesù col suo SANTO VOLTO dona agli Amici del Getsemani il segno della sua Presenza reale nell'Eucaristia ed un impegno di penitenza.
Durante quell'ora santa sono avvenute
due cose:
1) Paolo Gamberini di Ravenna, che guidava benissimo
la liturgia e i canti, ad un tratto - come poi lui stesso ha rivelato
- ha chiesto a Gesù un «segno» per la sua vocazione,
se andare o no, tra i Gesuiti.
2) Anna Dellasanta di Lugano - Svizzera, aveva chiesto
in preghiera a Gesù: «Signore perché non ti fai vedere
qualche volta?» «Ma no - aveva poi aggiunto subito - non ne
siamo degni».
Ebbene che cosa è successo, quando il pittore
ha scattato la foto? Dopo qualche istante ha guardato la pellicola (era
ancora umida), è impallidito e l'ha mostrata a Paolo e ad altri
che erano più vicini. Anziché apparire - come era logico
- l'Ostensorio con l'Ostia santa, è apparso addirittura il VOLTO
SANTO di Gesù in atteggiamento di dolce mestizia. Io che l'ho visto
solo al termine dell'Adorazione, perché ero in avanti e non m'ero
accorto di nulla, ho osservato che dal volto di Gesù promanano
dei raggi, ed ha uno sguardo che sa d'infinito, rivolto verso l'alto. Dopo il primo senso di sbalordimento
ci siamo chiesti che cosa vorrà il Signore da noi, e nel pomeriggio
ci siamo di nuovo ritrovati in Chiesa e, davanti al SS.mo esposto all'adorazione,
per un'ora e mezza tra canti, preghiere e lettura della Parola di Dio,
abbiamo fatto il discernimento. Dal che è venuto fuori che dovevamo
interrogare i testimoni oculari dell'avvenimento; il pittore, Paolo, Anna,
ed altri più vicini al fatto, i quali hanno rilasciato una dichiarazione
sull'autenticità della foto scattata alle ore 12. Poi abbiamo preso 3 decisioni:
1) la sera a cena tutti a digiuno (pane e acqua)
e così abbiamo fatto.
2) Quella notte dal 13 al 14 agosto l'avremmo passata
tutta in adorazione ininterrotta dalle ore 22,30 alle 7,30 del mattino,
davanti al SS.mo esposto nelle 3 cappelline dalle due Case di Preghiera
di Colma. Così in turni di un'ora e mezza tutti siamo stati ad
adorare Gesù Eucaristia. Qualcuno ha fatto due o tre turni di adorazione
e come erano felici.
3) Nel pomeriggio di domenica 14 abbiamo poi fatto
una Processione Eucaristica di Riparazione per le vie del paese. Sono
venuti anche da Borgosesia e Vercelli - Paolo Gamberini ha poi dichiarato
che in quel momento della foto ha sentito una voce interiore: "Vieni e
seguimi»: quindi andrà tra i Gesuiti.
- Il pittore Pino, tornato tra noi il 15 pomeriggio,
ci ha confidato che per due notti non è riuscito a dormire per
l'impressione ricevuta.
- Una Suora di Voghera, testimone oculare del fatto ha riconosciuto pubblicamente
che quel «segno» è diretto anche alle Suore, che dovranno
convertirsi. Per noi, Amici del Getsemani, quale
segno ha voluto dare Gesù? 1) Che nell'Eucaristia c'è
proprio LUI, vivo e vero nella Presenza Reale.
2) Che alla «veglia riparatrice» del giovedì
notte, dovremo aggiungere una forma di penitenza col digiuno. Vi proponiamo
di farlo la sera del 1° venerdì del mese, e chi è più
generoso, anche la sera di ogni venerdì.
Don Vittorio Guidotti